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24 OTTOBRE: IN MARCIA PER PROTEGGERE LE DOLOMITI

Mentre si cerca di costruire alternative e introdurre nuovi approcci alla coesistenza sul pianeta, non va dimenticata l’azione di contrasto agli scempi e la preservazione di ciò che abbiamo: non basta piantare alberi e rigenerare gli spazi delle città, va protetto ciò che già c’è. Oggi più che mai. Invece, nemmeno le montagne più preziose vengono risparmiate.

Per questo, Ecotòno è al fianco delle associazioni (tra cui Peraltrestrade , CAI Veneto e Trentino e Mountain Wilderness Italia, nei cui siti trovate approfondimenti e aggiornamenti) che in questo momento stanno fronteggiando quello che definiscono un assalto alle Dolomiti. Con la scusa dell’appuntamento Olimpico del 2026 e a dispetto dei proclami di “sostenibilità” che si leggono nei documenti ufficiali si stanno realizzando interventi inconcepibili: cosa c’è di sostenibile, reversibile, temporaneo, migliorativo, eco-compatibile nella distruzione di boschi e crinali?

Lo sappiamo. Da quarant’anni. I grandi eventi, qualsiasi sia l’ambito – come tutte operazioni sproporzionate ai territori e agli ambiti di vita – sono espressione di un gigantismo antistorico che genera debiti economici e ambientali, ipotecando il futuro per generazioni, alimentando meccanismi speculativi che intossicano lo stesso mercato e i settori lavorativi. Chiunque abbia seguito e studiato da vicino (norme, progetti, appalti, relazioni economico-finanziarie, composizioni societarie, ecc.) sa benissimo che questi progetti sono concepiti esattamente con un unico fine: far girare un po’ di capitali nell’immediato, indifferenti all’eredità di ferite che lasceranno sulla terra e sui suoi abitanti, indifferenti al collasso ambientale cui assistiamo.

L’appuntamento “Non nel mio nome” è per domenica 24 ottobre a Cortina D’Ampezzo: qui il volantino informativo.
Si può aderire e partecipare come gruppi o come singoli con una mail a peraltrestrade.cadore@gmail.com